martedì 25 novembre 2008

punto di vista hobbit

Sembra abbastanza chiaro che il punto di vista adottato nel Signore degli Anelli sia quello degli Hobbit. La storia comincia a casa Baggins, dove era cominciato lo Hobbit. Tolkien si sofferma volentieri a raccontare la festa di compleanno Bilbo, e riferisce dettagli apparentemente insignificanti di usi e costumi Hobbit. Ne risulta un avvio lento della narrazione, che a volte scoraggia i potenziali lettori.

I costumi hobbit ci possono interessare più o meno. Ma qui mi interessa domandare quale sia la funzione narrativa del primo capitolo. Perché partire così lentamente? Risponderei: perché dovrem vedere la Terra di Mezzo dal punto di vista degli Hobbit. Visto che Hobbit non siamo, abbiamo bisogno di fare la loro conoscenza; più ancora, di familiarizzarci con loro. Persino di cominciare a vedere gli uomini come "la gente alta". Si tratta di un punto di vista ben determinato: diversamente dalle nostre abitudini, guarderemo gli uomini dal basso in alto.

L'effetto artistico è ottenuto mediante aggettivazioni come "la gente alta", o avverbi come "vicino" e "lontano". "Alto" vuol dire "alto rispetto a me"; "lontano", vuol dire "lontano da casa mia". Ecco come l'arte narrativa di Tolkien ci conduce ad assumere il punto di vista hobbit.

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